Storia Del Futuro

“La Shoah è finita e riguarda il passato”
Ecco cosa si crede dell’olocausto.


La scuola e le istituzioni pongono particolare attenzione alla trasmissione dei valori della memoria ai giovani per evitare che la storia si ripeta.


La memoria, sebbene sia fondamentale, non può essere l’unico strumento alla nostra portata: come evidenziato nella composizione il ricordo non serve a prevenire atti di violenza e discriminazione che ancora oggi sono largamente diffusi.


Se da un lato lo studio della storia aiuta a sviluppare importantissime consapevolezze riguardo alle atrocità del passato, dall’altro bisogna iniziare ad intensificare quella luce, che, ancora troppo fioca, fatica ad illuminare le sagome scure ed indefinite, che disseminano odio e sofferenza nella società odierna.


Se crediamo di poter risolvere i problemi che ancora oggi affliggono ampiamente la nostra società con un momento di mero ricordo ogni anno, stiamo sbagliando tutto.


La violenza esiste ed è sotto gli occhi di tutti, anche se in pochi si soffermano a inorridirsi, come forse dovrebbe essere.


Ogni sagoma scura è una persona che contribuisce al male del prossimo, più o meno volontariamente ed in modo attivo o passivo.


Tale figura potrebbe essere un MIO amico, un TUO parente, un NOSTRO conoscente, un VOSTRO collega o qualsiasi altro individuo di cui potenzialmente non sospettiamo nulla (a volte nemmeno il soggetto stesso sa di “essere una sagoma”).


Il bambino dorato che si avvicina alle sagome scure rappresenta colui o colei che fa tesoro delle nozioni del passato per illuminare il futuro, donando speranza e colore a chi combatte una lotta interiore e nascosta.


Il messaggio è uno: riflettere sul passato non basta! Bisogna agire immediatamente (guidati dallo studio della storia) illuminando le sagome della società quel tanto che basta per renderle sempre più definite e concrete.


Questo è l’unico modo per poter realmente lavorare contro ogni tipo di discriminazione.


Se cambiare il passato è impossibile, ricordiamoci che, invece,
il futuro è nelle nostre mani!